Gaia è un concept album formato da 17 tracce (14 brani e 3 skit, stacchetti recitati) che rappresenta la storia del mondo inteso come universo, come pianeta Terra, ma soprattutto come umanità.
Ogni brano rappresenta, allegoricamente, un periodo storico, così come l’umanità è rappresentata allegoricamente dalla storia di una donna, Gaia, che vediamo comparire nei tre skit in tre periodi diversi della sua vita (infanzia, età adulta e vecchiaia) e parlare con un serpente, metafora della circolarità del tempo.
Il genere predominante è il rock, accompagnato da varie sperimentazioni che vanno dal moderno rap al progressive anni ’70.
Tracce e testi
Settimo giorno
Crediti
Allegra Grassi – voce
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere
Andrea Battiloro – batteria
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Andrea Barbieri – violino
Fabio Colonnello – didgeridoo
Gioco di luci (feat. Proxima Parada)
Testo
Muovi tranquilla i tuoi passi, i primi
Pare che tutto fosse qui per te
Muovi sicura il tuo corpo attraverso spazi che la tua mente ha già fatto suoi
Dove si posa il tuo sguardo lasci piccole bandierine che poi levare non sai
Gaia
Non senti l’intreccio del cielo al tuo sangue della vita di verde e di bestie che mangi e ti cresce
Forse hai inventato un confine che non esiste mai
Dentro fuori e poi tutto il fuori presto mio
Chi non sa scorrere con domina su allora domina, su!
Ci si sente soli? Si, superiori soli
Controlla manipola falla da padroni
Non ringraziare mai dei doni
È tutto tuo, contenta? Adesso non hai niente
La tua luce si è fatta accecante
E al buio non vedrai
È proprio vero che quando cresci il tempo passa
Ma nel tuo caso sei già un’adulta nell’infanzia
Prima della classe la tua polvere gli fai mangiare
Ma gli altri bimbi solo questo vanno a contemplare
Gusto, olfatto, tatto, vista, udito e il loro accordo
Non sei come loro, tu di senso ne hai anche un altro
Ti hanno liberata dalla grotta, sai la verità
Gli altri prigionieri non vedranno la complessità
Ma stai attenta perché
La luce cela altre ombre
Vagando per vie molto oscure ed occulte che niente e nessuno vedrà
L’unica fiamma che vedi ce l’hai tra le mani ma si spegnerà
Riesci a sentire il calore che fa, ma non sai quando Dio soffierà
Sei solo tu a trasportare il tuo cero, spingiti e abbraccia l’oscurità
Quello che sai è meno che niente
Cenere eri, cenere ritornerai
La vita è come ghiaccio e tu pattinerai
Ricorda che se cadi non succede niente
Ti convinci che un confine esista se è nelle cartine
Che l’inquinamento per la Terra voglia dire “fine”
Le stelle, i pianeti e i satelliti
Nebulose, comete, asteroidi
Una ad una le luci si spengono o scoppiano
E non vi saranno superstiti
Vagando per vie molto oscure ed occulte che niente e nessuno vedrà
L’unica fiamma che vedi ce l’hai tra le mani ma si spegnerà
Riesci a sentire il calore che fa, ma non sai quando Dio soffierà
Sei solo tu a trasportare il tuo cero, spingiti e abbraccia l’oscurità
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro e Luca Bernardini
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Featuring Proxima Parada:
Luca Bernardini – voce
Daniele Ramisti – chitarra
Opium des Volkes (skit)
Interpreti
Gaia – Greta Bracco Filistrucchi
Padre di Gaia – Luca Bernardini
Passaparabola
Testo
Regno dei cieli
Seme tu nascesti
Tu delle tue genti
Il più modesto eri
Ma una volta sorto
Grande divenisti
Tanto da ospitare
Augelli tra i tuoi rami
La sera è lunga ma ogni piatto è già vuotato
Fuori c’è il diluvio, fa già buio, il silenzio è già calato
Non ci si guarda e stiamo fissi al cellulare
Propongo un gioco che i minuti fa volare, non travisare
Cominciamo
Ricorda che l’unico Dio ad esistere sei te
C’è un unico Dio che ti ama e pensa sempre a te
Abbi fede in Dio e desisti dal credere in te
Non puoi venerare un altro Dio, all’infuori di me
Passa-passa-passaparabola
Dove sta la verità
Cercala nell’aldilà
Se la croce è in plexiglass
Non guardarla e predica
Passa-passa-passaparabola
Siam tutti fratelli, siamo tutti uguali agli altri
Siam tutti fratelli, non mischiamoci con gli altri
Siam tutti fratelli, ma l’inferno aspetta gli altri
Siam tutti fratelli, ma c’è chi lo è men di altri
Quanti frutti mi dà
Questo passaparabola
Dove sta la verità
Cercala nell’aldilà
Se la croce è in plexiglass
Non guardarla e predica
Dove sta la verità
Cercala nell’aldilà
E chi Dio dominerà
La sua strada perderà
Anche se stai sorseggiando l’aceto
Convincersi di bere acqua è già meglio
Anche se lei se la fa con un altro
Io ci credo ancora (credo ancora)
Io non voglio stare solo
Credo ancora a quella storia
(io ci credo ancora)
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Allegra Grassi – voce e cori
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Rivoluzione sanitaria
Testo
Senti nell’aria in nottata
la bestia è arrivata
minaccia dall’est
Come, perché, ma cos’è?
Quando cominci a tossire
Fa’ presto a sparire
Lontano da me
Ma il senno dov’è?
Siamo costretti per dieci giornate
A restare incasati a sparare cazzate
Col medico in casa, ma quante menate!
Gli occhiali col becco da corvo imperiale
Smettila di recitare!
Rinchiusi da mesi, c’avranno mentito?
Decreti e sanzioni, pagliacci in partito
Decessi e statistiche, tutto inventato
Io credo di più a Cepparello da Prato
Non vi credo!
Se ci opprimi, te ne pentirai
Non abbiamo scelta, e non l’avremo mai
Lui ti guarda, sa quello che fai
Siamo entrati in guerra, ed il male siete voi
Grida l’Italia: “in giornata
la cura è arrivata,
ci è giunta testé”
Dentro cosa c’è?
Dubito possa servire
Ma prova a capire
L’ho scritto per te
Ma in che lingua è?
Prodotto in sei mesi, vi sembra normale?
C’è un chip dentro te, per poterti spiare
Non sono più un uomo ma sono una cavia
Non c’è libertà in dittatura sanitaria
Se scelgo per me allora sono un untore
Tu annusa le erbe, ripudia il fetore
se parlo ho ragione, si fotta il dottore
Le gru hanno una zampa, ma a voi
Manca il cuore!
Se ci opprimi, te ne pentirai
Non abbiamo scelta, e non l’avremo mai
Lui ti guarda, sa quello che fai
Siamo entrati in guerra, ed il male siete voi
E quindi hai deciso
Stare su Facebook è il tuo passatempo preferito
Così ti sei ucciso
Hai pagato con la vita la tua dose di vaccino
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Spray Cortés
Testo
Apro gli occhi
Estasiato guardo
Le tracce di ogni nostro passo
Libere da ogni sbaglio
Grande motivo d’orgoglio
Cado dal mio mondo
L’orologio dice che sto spaccando il secondo
Quello lo lascio per dopo
Ho l’alito a posto, il profumo è di troppo
Devo sforzarmi a non fare ritardo
Però un padre nostro mi salverà il giorno
Spero non mi rompa quel bastardo del mio capo
Forse non si rende conto che c’hanno scambiato il posto
Il problema è la sua razza, lo so io non è all’altezza
La sua sudditanza è scritta nella provenienza
Mi accingo ad uscire ma cosa succede?
Formiche e zanzare risalgono il piede
Mosche che invadono il vaso del miele
Viscidi bruchi su tutte le mele
Se solo trovassero una soluzione
Che possa sopprimere questa questione
Mi trasformerei nel cliente migliore
Per spazzare via tutto ciò che si muove
Spray Cortés
Trovali, distruggili, calpestali
Nuova formula
Spray Cortés
Stermina gli insetti
Niente ronzerà
Chi l’ammazzerà?
Cloroderivati in forma liquida
Chi l’asfissierà?
La potenza della nostra chimica
Ha un effetto magico
E un prezzo economico
E finalmente marcerò
Sulla terra che mi spetta, è casa mia
Che possa soffocare
Dalla loro capitale
Ogni religione
Ogni modo di pensare, fare
Non ci puoi paragonare
Come un uomo a un animale
Ma grazie a Dio nessuno
Li vedrà tornare
Spray Cortés
Diclorodifeniltricloroetano
Nuova formula
Spray Cortés
Stermina gli insetti
Porterà la pace
Spray Cortés
Cloroderivati in forma liquida
Spray Cortés
La potenza della nostra chimica
Spray Cortés
Spray Cortés
Spray Cortés
Spray Cortés
Per i tuoi terreni
No
Com’è possibile?
Che possa uccidere
Anche un uomo come me
Così impeccabile
Perdo la mia abitazione
Non c’è successo, è una retrocessione
Ora precedo le porte dell’Ade
Morto per conto dell’esimio, grande
Spray Cortés
Sfoltirà le masse
Non ne rimarranno tracce
Crolleranno case e creperanno
Tutti quanti come mosche
Spray Cortés
Aerosol mortale, conseguenza tumorale
Spray Cortés
Ti devasta, lui fa perdere la testa
Spray Cortés
Diisopropilfluorofosfato
Sarà tempesta
Spray Cortés
Ne hai bisogno, non pensare
Lo devi comprare
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Il processo
Testo
Al secondo diciassette il rogo, nessuno abiura
la cifra del secolo stesso mi porta sfortuna
Io con la coscienza a posto ma la loro scienza resta indubbia
E passatista
Sporco, eretico, tu professi il mal!
Fiamme in abbondanza ma a bruciare solo le mie spoglie
Ciò che la sentenza va a ignorare è il peso delle mie parole
Le tue paure
Or dovrai bruciar
Sfolla la paura dell’infinità
La chiesa non ci ingannerà
Omnia immunda immundis
Omnia immunda immundis
Omnia immunda immundis
Omnia immunda omnia immundis
Già una volta il dito voi puntaste contro la mia testa
Fui un pellegrino in latitanza dalla penitenza
Come una palla avvelenata che accumula resilienza all’ingiustizia
Confinato in un solaio
Mocenigo vide in me un nemico
Dunque come una burrasca mi percossero le vostre accuse
Fui condannato ché esecravo i frati per le loro onte
Insincere
Solenni marceremo
Verso l’aldilà
Conformati e la morte non ti inghiottirà
Questa è la nostra eternità
Or mi ritrovo nel limpido strato
Che tanto tanto ho sentito narrato
Tanta è la gente creduta infedele
Il cui crimine è stato sapere
Da chi per la musica fu criticato
Ma da un italiano si vide plagiato
A chi nella vita un sol quadro ha venduto
Ma i semi dei suoi girasoli ha profuso
Ho visto presente, passato e futuro
Il dolor di sapere che nulla è cambiato
Ma eccomi, sveglio ed ancora legato
Che un crocifisso mi viene mostrato
Ma non lo guardo
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Allegra Grassi – voce e cori
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Andrea Barbieri – violino
Lo scaricabarile
Testo
Spari cazzate sull’antirazzismo, ma toglitele dalla bocca
Quello è arrivato da un giorno, nemmen ti capisce, ma cosa gli importa
Ora mi metto a parlare, le masse agitate faranno sommossa
Amico immigrato, dai, calmo, non devi sprecare su me la tua forza
Dal campo chiamano per la raccolta
Ora zitti, lasciate che parlino i mostri
Ascoltate senza rabbia, o catene ai polsi
Tutto ciò che faccio è dirvi come la penso
Ma mentre parlo voi menate me lo spieghi il senso?
Certo, non è colpa mia
Quello che ho detto si che lo penso, ma tu lo chiami follia
È solo riguardo un sano distacco, chiamala pure fobia
Se ti solleva vengo a scusarmi ma è solo questione di etnia
Se abbassi la guardia per un secondo poi ci rimetti la vita
Chiamami pure Cortés
Cosa vuoi accusare?
Tu non riesci a ironizzare
La tua becera morale
Non ti aiuterà a capire che
Tutto quello che ho detto
Non è scorretto
Lo scherno
Non è il mio intento
Non cerco il dissenso
Perché è solamente uno scherzo
Calmo
Guardati intorno
Non sono certo il solo
Se sei oppresso
Dal flusso
E ti credono un mostro
La colpa è soltanto del mondo
Vi prego ditemi che sono nel giusto
Shhh
Stattene zitto, non ho finito, non mi chiamare né capo né amico
L’unica cosa che abbiamo in comune è il colore del nostro sorriso
Vedi di starmi lontano, altrimenti i tuoi denti, poi, saltano via pure quelli
Se devi parlare a qualcuno non farlo con Dio per rispetto ai credenti
Dimmi che è tutto un sogno
Ma la verità
Ride da dietro una maschera
Tutto quello che ho detto
Non è scorretto
Lo scherno
Non è il mio intento
Non cerco il dissenso
Perché è solamente uno scherzo
Calmo
Guardati intorno
Non sono certo il solo
Se sei oppresso
Dal flusso
E ti credono un mostro
La colpa è soltanto del mondo
È il politicamente corretto
Che governa questo scempio
Se trasgredisco è per cercare di restare in salvo
Mi avete costretto
Cristo, è finita,
Sono alla porta
Guanti, stivali e nera la tuta
Stanno bussando
No, non c’è scampo
Come nascondo quei 20 in un lampo?
Entrano, sbraitano: “Mani sul tavolo!”
Io resto attonito, senza un vocabolo
Tengo a cucire dei profughi sottopagati soltanto perché
C’è chi li porta da me
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Enten-Eller (skit)
Interpreti
Gaia – Rebecca Cinquina
Coke-Town
Testo
Mentre vipere di fumo, lingue nere come pece
Leccano la bocca delle sterminate ciminiere
E la fantasia decede
L’ultimo mattone si è truccato come Heath Ledger
Con il suo cappotto di colore nero manganese
Che in bevanda si ripete
Quella fabbrica è lo snodo
Di canali in eliotropo
Fetidi di colorante
Florida e dolce garante
Di queste persone tutte
Come burattini loro battono le strade
Vivono all’unisono come processionarie
Hanno un solo modo per continuare a mangiare
C’è solo una ragione se la scampano ogni mese
Ed è il culto della coca che fa spaventar le chiese
Tutto fuorché magica
Nulla che si salverà
Schiavi della società
Quel vaso, sai, viene da qua
Coke Town
Perciò di fatto questo è il fatto, niente affatto
Non è magica la mia città
Qua si vive per noi stessi
E mentre il mondo cade a pezzi
Beato chi si salverà
Tutto il giorno ai macchinari
Poi compriamo e siamo schiavi
Della nostra società
Tu che storci il naso
Lo sapevi che quel vaso
Di acqua e zucchero viene da qua?
Vago tra la gente
Nei loro sguardi vedo nient’altro che niente
Stare seduti è così facile
Ed in compenso ciò che regge i nostri culi non è fragile
Potremmo alzarci, correre e metterci a dieta
Però ci piace essere schiavi della moneta
Perciò di fatto questo è il fatto, niente affatto
Non è magica la mia città
Qua si vive per noi stessi
E mentre il mondo cade a pezzi
Beato chi si salverà
Tutto il giorno ai macchinari
Poi compriamo e siamo schiavi
Della nostra società
Tu che storci il naso
Lo sapevi che quel vaso
Di acqua e zucchero viene da qua?
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Andrea Barbieri – violino
La ballata del cantiere (feat. TrasHarmony)
Testo
Mio caro passato è giunta la tua ora
Il cantiere del futuro già spopola
Nessun rancore per la mia botola
Ci hanno già messo una pietra sopra
Ma quale Belle Epoque? Io vedo ben poco
Ho la pelle d’oca se getto nel fuoco
Il bello che già sono stato
Non farò un falò nemmeno per gioco
Per quel che mi resta da vivere voglio capire se tirate su
Una reggia da viceré o un grosso escremento nel tempo di una scorreggia
ed auf wiedersehen
Ergo, cazziate a chi erge cazzate
Immergono trame nel catrame
Ergo, ballate con in mano la trave
Su questo passato già cadavere
Ruota la gamba
Ambedue le mani sull’arnese
Portalo in spalla
E poi datti da fare, dunque
Ruota la gamba
Ambedue le mani sull’arnese
Portalo in spalla
E poi datti da fare, giovane
Icche gl’è questi troiai
Ai miei tempi un tu berciai
C’è i truccati, c’è ogni cosa
Ce n’è troppe grasse in posa
Devi sceglie lei n’isseggio
Settuvvoi tornare indietro
Quest’arte del momento mi sa di artificiale
Abbiamo perso il senno e preso gusto col banale
Che fine hanno fatto i cesti di fruttame
Al loro posto schiave ne con belle puttane
Come la chiami tu una bozza ch’è venuta male
Non dirmi arte che sennò ti sfondo di mazzate
Ruota la gamba
Ambedue le mani ben coese
Dona alla Francia
Una torre gaia per chi viene
Ruota la gamba
Ambedue le mani ben coese
Dona alla Francia
Una torre gaia per chi viene
Ruota la gamba
Ambedue le mani sull’arnese
Ruota la gamba
Ambedue le mani sull’arnese
Ruota la gamba
Ambedue le mani ben coese
Dona alla Francia
Una torre gaia per chi viene
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro e Lorenzo Flora
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Allegra Grassi – voce e cori
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Fabio Colonnello – didgeridoo
Featuring TrasHarmony:
Lorenzo Flora – voce
Amico mio
Testo
Nato per viaggiare, non mi arrenderò
Non ho armi per lottare ma combatterò
Noi non ci capiamo ma vi aiuterò
Come un aeroplano il cielo solcherò
Anche se per questo forse morirò
Porterò il tuo testo finché mai potrò
Fissa il tuo messaggio, Ermes io sarò
Parto per un viaggio, a casa tornerò
Poi quel freddo mattino mi rese libero
E mi librai nel cielo infinito
Caro amico mio
Io non mi distraggo, viaggio
Se questo è un addio
Non sarà morte ma un vanto
Tu amico mio
Non venderti al tuo nemico
Se sei nell’oblio
Ricordati che non demordo
Caro amico mio
Io non mi distraggo, viaggio
Non venderti al tuo nemico
Io non ti abbandono, resto
Parto
Ciò che vedo tradisce l’occhio
Non è un gioco e non dovreste fare scacco matto
Il senno è perso
È troppo in alto
Non posso più trovarlo
Se vedi il nemico come fosse nulla
È perché tu già combatti per il nulla
Ora il tuo dovere è fare crudeltà
E chi non è crudele non ritornerà
Vivi ma per dare la tua vita a una bugia
Muori in mezzo a un campo senza un prete che ti unga
Questo mio pensiero è vero o semplice follia
No, questa è la mia missione e non me la porterai via
Caro amico mio
Io non mi distraggo, viaggio
Credo sia un addio
Sporco di sangue è il mio manto
Tu amico mio
Non venderti al tuo nemico
Questo sono io
Scomparirò con il vento
Caro amico mio
Io non mi distraggo, viaggio
Non venderti al tuo nemico
Io non ti abbandono, resto
“Ormai la mia ora è giunta
E c’è quel pianto di morte
Niente vittoria, niente rimonta
Solo speranze assorte
M’uccidono, cado tra i spini
E portavo nel becco un messaggio
Ma non incontra i suoi fini
Cado come corpo morto cade
E non son degno neanche dell’ade
Mi ha cosi tormentato il pensiero
Il varco è qui?
Che tanto incentrato ero
Sul dolce finire di questo dì
Stagion lieta era cotesta
Adesso mi accorgo del mio errore
Credendo in te mi sono montato la testa
Come un bambino ho voluto sperare
Ma naufragar m’è amaro in questo mare”
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Fascino
Testo
Niente più inutili assilli
Né pianti o tormenti le notti
Solo te che mi guardi negli occhi
Infinita è la gioia che riesci a evocarmi
È solo di te che io posso fidarmi
Sei la quiete nella tempesta
La risposta a una domanda aperta
Acqua che salva da morte certa
Un eterno stato d’ebrezza
Sei tu la mia unica grande certezza
Le cose che abbiamo in comune sono 4850
Finalmente ci sei tu che parli con me
Che sai quello che provo e non lasci che pianga Riesci a dare un senso a ciò che faccio
E non mi fai sentire diverso
Non cerco niente se non il tuo affetto
E se mi inizio a dare rispetto è grazie a
Tu che dai colore alla mia vita
Il mio cuore si scioglie e scorre tra le tue dita
Che sia un danno o una bugia
Non andartene, tu non andartene via
E quando la luna cala sull’erba sarà rugiada
Anche se c’è buio, se ci sono niente ti accadrà Giacché rimani
La mia grande gioia nella vita
Colta come da un prato senza fare fatica
Senza una scusa che sia una
Sarò fiero, dono l’intero
Tu per me sei tutto e tutto il resto perde d’entità
Da quel giorno la mia vita non conosce impurità
Niente più inutili assilli
Sono piena di tutti i leziosi “mi manchi”
Son giunti alla fine quei dolci momenti
Non riesco a staccarti dai piedi
Sei come una zecca
Non devi parlarmi o dovrò calpestarti
Non serve più a nulla
L’amore che provi guardandomi in faccia
Perché la persona che sono non è più la stessa
Tu mi hai trasformato in un’altra ragazza
Ferma, sicura e di grande influenza
Ma se vieni da me
Io poi farò di te
Un contributo che
Si affezioni a me
E te lo lascio credere, credimi
Ho capito la tua prospettiva
Ora seggo sul trono sono nella tua vita
E non è certo colpa mia
Ché se mi hai messo quassù io non ci scendo più
Scelta è stata fatta, niente spazio per considerare
Le tue decisioni in corso d’opera non le cambiare Perché rimango
La tua grande e più sincera amica
Dunque ho scelto per te che marcerai senza tregua E ti ringrazio della spinta
Che mi dato mettendo dentro me la tua stima
E questo ti farà male, ma cosa mi può importare
Ciò che dico è legge ormai nessuno più mi fermerà
Come ho permesso che accada
Come ho lasciato che accada
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Dolce decollo da est
Testo
Oggi si scrive la storia della madrepatria
Madre di ogni gara, resterà memoria
Della grande impresa che non vede resa
L’anima del koba colmerà di gioia
Questa è la giornata, vince l’efficacia
Gioco la mia vita e ne sarò pilota
23, 04, 1-9-6-7
Gas e combustibili sono assorbiti
Come sangue nei canini dai capitalisti
Lì che c’era campo adesso c’è la gente
Loro metton campo dove c’era gente
L’ombra che tu temi è invece la tua stessa
Carlo, i tuoi pensieri inclusero una svista
10, 9, 8, 7
E che mia moglie non pianga
Sulla mia salma
Dovrà esser gaia se sfilerà in piazza
Cara mia bella, non esserne affranta
Guardami in faccia e vedrai la Via Lattea
L’alto comando mi renderà grazia
L’alta emozione mi spreme la testa
Basta, ho deciso di aprire la busta
Dove mio padre cantava alla Ru-
Dentro un testo recita circa così
Figlio, ho dovuto vedere il vuoto che assale uno sguardo che muore
Se tu potessi sentire il fetore del sangue e il costante clamore
Come potresti tu dire la frase che dissi fuggendo da te
Che sia legittimo dire
Pro patria mori, Dulce et decorum est
Oggi scriverò la frase che fonda la fase
Della mia carriera da pecora nera
Cambierò le cose, tra le mani tese
E una camicia nera pur la mia bandiera
È la solita merda, un cancro della Terra
Che se ti carezza lo fa con violenza
L’agonia comincia 1-9-1-7
Ma cosa sta succedendo
Va tutto storto
Presto sarò in una palla di fuoco
Verso il mio pianto bagnando la busta
Tanto è il rimpianto ma non serve a nulla
Non serve a nulla
Non serve a nulla
Non serve a nulla
Non serve a nulla
Figlio, ho dovuto vedere il vuoto che assale uno sguardo che muore
Se tu potessi sentire il fetore del sangue e il costante clamore
Come potresti tu dire la frase che dissi fuggendo da te
Che sia legittimo dire
Adesso muori in un dolce decollo da est
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Übermensch (skit)
Interpreti
Gaia – Maria Antonia Pasquini
La fine del mondo
Testo
È proprio vero
Se ti diverti il tempo passa
Non ci credevo
Ma ti ricordi gli anni trenta?
Oggi è il 28 giugno del 4060
Ma quest’ultima estate
Sarà anche la più calda
Eppure sarei pronto
Questa terra ad amarla
O forse avrei potuto
Ma ho voluto sfruttarla
Ma tanto qui sappiamo tutti come finirà
La razza umana è ormai spacciata
Scomparirà
No-more-pro-blems
Non hai più problemi quindi salta in pista e balla con noi
Senti il tempo lasciati andare
Segui il vento puoi volare
Canta e fa’ sentire il tuo cuore
Fa’ che sia la fine del mondo
Senza impegno prova a ballare
Non c’è modo di sbagliare
Questo è il meglio che puoi provare
Fa’ che sia la fine del mondo (oh-oh-oh)
E dove c’era il lager c’è un lago
Che negli anni si è prosciugato
Adesso ci hanno organizzato
Un party eccezionale (come on!)
Vista offuscata e caotica
Qua si sente solo la musica
In questa notte magica
Ogni stella abbaglia
Nessuno viene più giudicato
Ci scambiamo qualche segreto
Quello scheletro nell’armadio
Balla insieme a noi (vieni o no?!)
Via dal tempo
Non c’è fretta
Non mi sono
Mai sentito così vivo
Senti il tempo lasciati andare
Segui il vento puoi volare
Canta e fa’ sentire il tuo cuore
Fa’ che sia la fine del mondo
Senza impegno prova a ballare
Non c’è modo di sbagliare
Questo è il meglio che puoi provare
Fa’ che sia la fine del mondo (oh-oh-oh)
Crediti
Testo di Fabio Poggiali Berlinghieri, Andrea Battiloro
Allegra Grassi – voce principale
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere e voce
Andrea Battiloro – batteria e voce
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Rivelazione
Crediti
Fabio Poggiali Berlinghieri – tastiere
Andrea Battiloro – batteria
Alessandro Moggi – chitarra
Lapo Galluccio – basso
Andrea Barbieri – violino
Fabio Colonnello – didgeridoo e scacciapensieri